Dunque come potevo
scriverti
il giorno che gli uccelli fanno ressa
e naufragando uccidono
l’ultimo temporale
il disimpegno pavido del sole
l’acqua silente che non posso bere
e la città distante
come un volto che passa.
3 aprile 2017
canto d’amore notturno dell’allocco
Questo articolo è stato inserito il lunedì, 3 aprile 2017 alle 15:10 ed etichettato con desiderio, incomunicabilità, ipossibilità e pubblicato in giovanni baldaccini, immagine, poesia. Puoi seguire tutte le risposte a questa voce con il feed RSS 2.0.
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