Dunque
poche parole
se scintille
si imprimono
gettandomi nel panico totale
mentre vorrei distogliermi
dall’orologio che violenta il sonno
dove mi seguo inutile
ma
tu non gradisci il mio silenzio statico
e fai di me un richiamo
costringendomi a sforzi sovrumani
riempiendo il mio quaderno dei tuoi appunti
con lo scopo preciso di ordinare
questo caos solenne
dove tutto si sfoglia e si dirige
alla mia latitanza
dove consumo il nulla
in una sottrazione volontaria
che insinuo
dovunque scorga un nome di mancanza
e dissipando la dissipazione
mi trasformi in disastro
costretto a decimare nel ritorno
l’aria
l’assenza
la destinazione
che non abbiamo dato
dove vegeta il mondo
e la sua gloria.
27 agosto 2017
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