Mi sembrava di intravederti all’alba
ma la notte un invito
per l’immaginazione a immaginarti
sopra un ponte di barche
dai Dardanelli al seno
e dal mio viso
al tuo distante
e un ultimo richiamo
che mi diceva “non abito più qui”
quando si leva forte la marea
e ti sentivo appena sussurrare
“non penserai di rimanere illeso”
mentre dicevo “mi sembravi donna”
cioè un genere incerto d’altra specie
irresistibilmente
il mio condono.
Poi si faceva quello che succede
e notti
come ancora
tu mi chiedevi “passano?”
come gli uccelli gli anni
desolato
ti guardo
senza dire
ma sono nato a nord del tuo sorriso
dove il vento mi sposta
e non ho altro.
29 ottobre 2017
29 ottobre 2017 at 19:13
Bellissima tutta, gli ultimi tre versi luccicano.
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29 ottobre 2017 at 19:15
Grazie infinite Anna. Buona serata 🙂
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29 ottobre 2017 at 14:47
Davvero molto bella Giovanni! 🙂
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29 ottobre 2017 at 15:35
Grazie Marta 🙂
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