Mare nero
da “Man and camel”
Una notte chiara, mentre gli altri dormivano, ho salito
le scale fino al tetto della casa e sotto un cielo
fitto di stelle ho scrutato il mare, la sua distesa,
il moto delle sue creste spazzate dal vento, divenire
come pezzi di trina gettati in aria. Sono rimasto nella lunga
notte piena di sussurri, aspettando qualcosa, un segno, l’avvicinarsi
di una luce lontana, e ho immaginato che tu venivi vicino,
le onde scure dei tuoi capelli mescolarsi col mare,
e l’oscurità è divenuta desiderio, e desiderio la luce che approssimava.
La vicinanza, il calore momentaneo di te mentre rimanevo
su quell’altezza solitaria guardando il lento gonfiarsi del mare
rompersi sulla riva e in breve mutare in vetro e scomparire…
Perché ho creduto che saresti venuta uscita dal nulla? Perché con tutto
quello che il mondo offre saresti venuta solo perché io ero qui?
5 settembre 2018 at 16:16
P.s.
Mi sto abbuffando di Arvo Part…
sta bene con Strand!
"Mi piace"Piace a 1 persona
5 settembre 2018 at 16:17
non ci avevo pensato… ottima intuizione!
"Mi piace"Piace a 1 persona
5 settembre 2018 at 16:17
😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
5 settembre 2018 at 16:18
una metafisica terrestre così vaga… va sviluppato… Grazie!
"Mi piace"Piace a 1 persona
5 settembre 2018 at 16:15
già… perché mai?
(come mi piace ‘sto Strand!)
"Mi piace"Piace a 1 persona
5 settembre 2018 at 16:16
sapessi a me… 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona