(P. Klee – Messaggero d’autunno)
Poi s’infittiva alta (credo nebbia)
tuttavia sufficiente a oscurare (mi riferivo al tuo pallore bianco)
mentre intuisco
il saliscendi breve del mio giorno.
Generalmente non do spazio all’ora che disegna passaggi
degli esuli che viaggiano la terra e gli annegati in mare
quando l’onda s’accosta alla mia terra
ed io non so perché ti scrivo: luce
mentre si lascia andare.
Non so neppure se ti ho mai raggiunto, visto che si scompare
ed attualmente non mi sento bene, o forse dovrei dire non mi sento
tuttavia s’incanala un’altra sera lungo quello che ignoro
ed io divento giallo.