Mi sono accorto di scriverti le cose
il che per me significa soltanto
non capisci
la fissità del sole
l’alternanza del giorno e della notte
il moto involontario
nella limitazione delle frasi
in cui fingiamo piccole intenzioni
che se leggessi tu rintracceresti
quando invento parole
dove caliamo il nostro tramontare
senza ridere in faccia
alla ripetizione della morte
che si ripeterà senza di noi
e avremo albe
nottate
stelle fonde
avremo vento che trasporta il mare
e nascite di cose costruiranno
altri mondi d’addio
con tuo sollievo
perché non sarò qui a ricostruire
quello che ti ho già detto
nel silenzio
d’ogni parola che sempre tace d’altro.